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Core Web Vitals: la guida aggiornata 2025 per la SEO mobile

Nel 2015 Google introdusse il concetto di sito mobile-friendly come fattore di ranking. Oggi, dieci anni dopo, non basta più avere un sito adattabile: il vero elemento decisivo per il posizionamento è la qualità dell’esperienza utente, misurata attraverso i Core Web Vitals.

Ottimizzare i Core Web Vitals Google significa migliorare la velocità, la stabilità e la reattività del sito, con un impatto diretto sulla SEO mobile Google e sulla visibilità complessiva del sito.

Cosa sono i Core Web Vitals e perché contano

I Core Web Vitals sono tre metriche introdotte da Google per misurare l’esperienza reale degli utenti.

  • Misurano dati reali (field data) raccolti da utenti Chrome nel mondo.
  • Hanno un peso diretto sul ranking: siti lenti e instabili vengono penalizzati.
  • Sono fondamentali per la SEO mobile: la maggior parte delle ricerche avviene ormai da smartphone.

Core Web Vitals Google: le metriche chiave

1. LCP (Largest Contentful Paint) → misura la velocità di caricamento dell’elemento principale visibile (immagine o blocco di testo).

  • Target: <2,5 secondi.
  • Problemi comuni: immagini troppo pesanti, hosting lento, mancanza di CDN.

2. CLS (Cumulative Layout Shift) → misura quanto la pagina si sposta mentre si carica.

  • Target: <0,1.
  • Problemi comuni: banner che spostano i contenuti, font caricati tardi, elementi senza dimensioni definite.

3.INP (Interaction to Next Paint) → sostituisce FID dal 2024 e misura la reattività agli input dell’utente (clic, tap, tastiera).

  • Target: <200 ms.
  • Problemi comuni: JavaScript pesante, moduli lenti, script di terze parti.

Dall’algoritmo mobile-friendly al mobile-first indexing

2015. Google lancia l’algoritmo mobile-friendly: Google iniziò a premiare i siti compatibili con smartphone e tablet. All’epoca, bastava avere un sito responsive o una versione mobile separata per evitare penalizzazioni. Questo aggiornamento fu soprannominato “Mobilegeddon” e spinse migliaia di aziende ad aggiornare il proprio design.

2018. Inizia il mobile-first indexing: Con l’esplosione delle ricerche da smartphone (oggi oltre il 70% del traffico web è mobile), Google ha deciso di utilizzare la versione mobile di un sito come principale per l’indicizzazione e il ranking. Ciò significa che se la versione desktop è perfetta ma quella mobile è lenta o incompleta, il sito intero ne risente in termini di posizionamento.

2021. Core Web Vitals entrano ufficialmente tra i fattori di ranking: Google non si è più limitato a chiedere che i siti fossero “leggibili” su mobile: ha introdotto metriche oggettive per misurare la qualità dell’esperienza utente reale. Con i Core Web Vitals Google (LCP, CLS e INP) la velocità, la stabilità visiva e la reattività sono diventate fattori ufficiali di ranking.

2025. SEO mobile e Core Web Vitals come standard: Oggi non basta che un sito sia adattabile allo schermo: deve essere veloce, stabile e interattivo. La SEO mobile Google è sinonimo di ottimizzazione dei Core Web Vitals. Un sito che non rispetta questi parametri:

  1. perde posizioni nella SERP anche con contenuti di qualità,
  2. rischia tassi di abbandono elevati perché gli utenti non hanno pazienza per siti lenti,
  3. trasmette un segnale negativo di scarsa affidabilità.

In sintesi, l’evoluzione dall’algoritmo mobile-friendly al mobile-first indexing ha reso la SEO mobile non più un’opzione ma un requisito fondamentale: la velocità e l’esperienza utente sono oggi tanto importanti quanto le parole chiave e i contenuti stessi.

SEO mobile Google nel 2025

La SEO mobile va oltre la semplice compatibilità: riguarda velocità, accessibilità e user experience.

Responsive design e UX mobile

  • Layout che si adatta a tutti i dispositivi.
  • Bottoni grandi e facilmente cliccabili.
  • Menu a hamburger veloce da aprire.
  • Navigazione “one-hand”, utilizzabile con una sola mano.

Accessibilità e performance

  • Testi leggibili anche su schermi piccoli (minimo 16px).
  • Contrasto colori conforme alle WCAG 2.2.
  • Immagini ottimizzate per schermi retina (2x, 3x).
  • Caricamento progressivo delle risorse per non bloccare la navigazione.

Come ottimizzare i Core Web Vitals?

Migliorare i Core Web Vitals Google non significa soltanto rendere il sito più veloce, ma soprattutto creare un’esperienza utente fluida, stabile e piacevole. Queste metriche influenzano direttamente la SEO mobile Google e determinano quanto a lungo un visitatore resta sul sito e se compie azioni come richiedere un preventivo o compilare un modulo di contatto. Per questo motivo, l’ottimizzazione dei Core Web Vitals va affrontata come parte integrante di una strategia SEO completa: non si tratta di un intervento tecnico isolato, ma di un insieme di miglioramenti che coinvolgono contenuti, struttura, performance e design.

Se vuoi approfondire una visione più ampia delle attività SEO da implementare nel 2025, puoi leggere la nostra guida dedicata alle 7 strategie SEO vincenti da attuare nel 2025.

Di seguito analizziamo nel dettaglio come intervenire sulle tre metriche principali: LCP, CLS e INP, con esempi pratici e soluzioni immediate.

Largest Contentful Paint (LCP)

  • Usa hosting performante con CDN integrato (es. Cloudflare, Fastly).
  • Precarica le immagini principali (<link rel="preload">).
  • Comprimi e converti immagini in WebP o AVIF.
  • Minimizza CSS e JS per ridurre i tempi di rendering.

Cumulative Layout Shift (CLS)

  • Definisci sempre le dimensioni di immagini e video.
  • Usa font-display: swap per evitare salti di testo.
  • Evita popup e banner invasivi che spostano i contenuti.
  • Riserva spazi fissi per annunci o embed.

Interaction to Next Paint (INP)

  • Ottimizza il codice JavaScript: meno dipendenze esterne, meno blocchi.
  • Carica script non essenziali in modalità asincrona.
  • Usa lazy loading per moduli complessi.
  • Verifica moduli di contatto e pulsanti per risposte rapide.

Core Web Vitals e intelligenza artificiale: un binomio sempre più forte

Negli ultimi anni, strumenti come Google SGE, Bing Copilot e Perplexity hanno consolidato il loro ruolo nel panorama della ricerca online. Le risposte generate dall’intelligenza artificiale sono ormai parte integrante dell’esperienza utente e stanno cambiando il modo in cui i contenuti vengono scoperti.

Anche se i Core Web Vitals Google non vengono utilizzati direttamente dagli algoritmi AI per classificare i siti, svolgono comunque un ruolo indiretto fondamentale. Un sito veloce, stabile e reattivo è più semplice da interpretare, non solo dai crawler tradizionali ma anche dai motori di ricerca generativi, che prediligono fonti affidabili e performanti.

Questo significa che le pagine con buone performance hanno maggiori probabilità di essere selezionate come fonti attendibili all’interno delle risposte AI multimodali (testo, immagini, video). Ottimizzare i Core Web Vitals non è quindi utile solo per la SEO mobile Google, ma rappresenta un investimento per restare competitivi anche in un contesto di ricerca sempre più guidato dall’intelligenza artificiale.

Strumenti per analizzare i Core Web Vitals

Per monitorare i Core Web Vitals Google esistono diversi strumenti:

  • PageSpeed Insights e Lighthouse: mostrano dati reali e suggerimenti di ottimizzazione.

  • Google Search Console: nella sezione Segnali Web Essenziali indica quante pagine sono buone, da migliorare o scadenti.

  • WebPageTest, GTMetrix e Chrome DevTools: utili per analisi avanzate e debug tecnico.

Migliori pratiche di SEO mobile

  • Navigazione mobile-first: menu chiari, tempi di caricamento sotto i 3 secondi.

  • Ottimizzazione immagini-. riduzione peso, lazy loading, CDN per distribuzione veloce.

  • Contenuti mobile-friendly: testi brevi, paragrafi chiari, call-to-action visibili senza scroll.

  • SEO tecnica: sitemap ottimizzata, robots.txt aggiornato, canonical corretti.

Conclusione

La SEO del 2025 non può ignorare i Core Web Vitals Google. Migliorare queste metriche significa offrire un sito più veloce, stabile e competitivo, premiato sia dagli utenti che dai motori di ricerca.

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FAQ

1. I Core Web Vitals influenzano solo la SEO mobile o anche quella desktop?

I Core Web Vitals influiscono su entrambe, ma hanno un impatto maggiore su mobile perché le connessioni possono essere più lente e le performance incidono di più sull’esperienza utente.

2. Quanto tempo serve per vedere miglioramenti SEO dopo aver ottimizzato i Core Web Vitals?

2. Quanto tempo serve per vedere miglioramenti SEO dopo aver ottimizzato i Core Web Vitals?

3. Quali errori comuni peggiorano i Core Web Vitals?

Immagini troppo pesanti, troppi script di terze parti, banner che spostano i contenuti (CLS alto) e server lenti sono tra le cause principali.

4. È meglio usare un tema WordPress leggero per migliorare i Core Web Vitals?

Sì, un tema ottimizzato e leggero riduce il peso della pagina e aiuta a ottenere LCP e INP migliori, specialmente su siti mobile.

5. Qual è la differenza tra ottimizzazione SEO tecnica e ottimizzazione dei Core Web Vitals?

La SEO tecnica riguarda struttura e indicizzazione (sitemap, robots.txt, canonical), mentre i Core Web Vitals si concentrano sulla qualità percepita dall’utente (velocità, stabilità, interattività).

6. Come incidono i Core Web Vitals sul tasso di conversione di un sito?

Un sito lento o instabile porta a maggiori abbandoni. Migliorando LCP, CLS e INP si riduce il bounce rate e si aumentano le conversioni fino al +20-30%.

7. Gli strumenti di intelligenza artificiale usano i Core Web Vitals per valutare i siti?

Non direttamente, ma un sito veloce e ottimizzato è più facilmente “leggibile” anche dai motori di ricerca basati su AI, aumentando la probabilità di apparire nei risultati generativi.

8. È necessario un hosting dedicato per migliorare i Core Web Vitals?

Non sempre, ma un hosting di qualità (SSD + CDN integrata) offre tempi di risposta server migliori e può abbassare il LCP.

9. I Core Web Vitals sono gli stessi per ogni tipo di sito?

Le metriche sono uguali, ma l’impatto cambia: un e-commerce con molte immagini soffre di più su LCP, un blog con molte pubblicità rischia problemi di CLS.

10. Conviene usare AMP nel 2025 per migliorare la SEO mobile Google?

AMP non è più un requisito SEO. Oggi è meglio puntare su ottimizzazione Core Web Vitals, design responsive e lazy loading per ottenere risultati migliori senza sacrificare funzionalità.

CEO di Web Domus

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