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Il mondo non sarebbe quello che è diventato oggi senza Internet. Tocca praticamente ogni aspetto del nostro modo di vivere, lavorare, socializzare, fare acquisti e giocare. Ma l’accesso a Internet è un fenomeno recente che ha rimodellato il mondo in un tempo incredibilmente breve. In pochi decenni, Internet è passato da un modo originale per i militari statunitensi di tenersi in contatto, al cuore sempre connesso dell’umanità.

La nascita di Internet e del World Wide Web

ARPANET

Internet affonda le radici in un progetto del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti degli anni ’60, nato dalla guerra fredda e dal desiderio di far comunicare le forze armate su una rete connessa e distribuita. Il braccio di ricerca militare, l’Advanced Research Projects Agency (ARPA), iniziò a lavorare su un progetto di comunicazione che portò alla creazione di ARPANET.

I computer utilizzati per collegare questa rete nascente erano giganteschi per gli standard odierni: occupavano gran parte della stanza in cui si trovavano e consistevano in una serie di armadi con nastri a bobina, pulsanti lampeggianti e interruttori a levetta. Ci sarebbe stata una piccola stazione con una tastiera e un monitor molto semplice, ma la maggior parte dei dati delle macchine sarebbero stati memorizzati su schede perforate.

Il primo messaggio inviato fu la parola “LO“; i ricercatori stavano cercando di digitare la parola “LOGIN” ma il sistema si è bloccato dopo due lettere. Nell’ottobre del 1969, un ricercatore digitò “LO” su un computer: era nato Internet. Con la standardizzazione dei protocolli e delle tecnologie Internet, tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, le università, le aziende e anche le persone comuni hanno iniziato a connettersi via Internet. L’Internet pre-Web era un mondo quasi interamente basato sul testo ed era un luogo accogliente prettamente per i tecnici di allora, quelli da noi oggi definiti webmaster.

Web 1.0: l’affermazione del browser

WEB 1.0

Probabilmente non saremmo andati oltre l’Internet dei primi anni ’90 se non fosse stato per Tim Berners-Lee, che cercava un modo più semplice per trovare e condividere le ricerche. Tim era un ricercatore del CERN, l’istituto di ricerca nucleare svizzero, e fu lui a ideare il concetto di World Wide Web, ovvero un archivio decentralizzato di informazioni collegate tra loro e condivisibili da chiunque potesse collegarsi.

Nel 1993 costruì la prima pagina web. Vedendo il valore di ciò che Berners-Lee e il suo team avevano creato, il CERN aprì il software per il Web al pubblico dominio. Berners-Lee creò anche il primo browser per siti web, Nexus, al quale poi seguirono Safari ed Explorer.

Con Tim Berners Lee nasce il web 1.0 caratterizzato da un flusso di comunicazione di tipo unidirezionale, l’utilizzo di internet era volto solo alla consultazione di pagine web, dove l‘utente era un consumatore passivo di contenuti. Per intenderci, il web risultava essere come un catalogo da sfogliare.

Web 2.0: il navigatore diventa protagonista con i social

Web 2.0

Nel corso dei primi anni 2000, compare un motore di ricerca, oggi divenuto un colosso nel mondo web ed utilizzato da miliardi di utenti Comincia a prendere piede Google.

Se in un primo momento le necessità degli utenti erano puramente di scopo informativo e/o commerciale, col tempo gli utenti della rete hanno iniziato a sentire il bisogno di sfruttare l’utilizzo di internet per sentirsi sempre più “connessi” tra di loro abbattendo le distanze fisiche. Nasce il web 2.0.

Il web 2.0 è caratterizzato da una maggiore interattività e collaborazione, da un flusso di comunicazione di tipo partecipativo e bidirezionale tra le persone. Grazie all’integrazione con database e all’utilizzo di sistemi di gestione di contenuti dinamici, si sviluppa un’interazione di massa; in rete compaiono i forum, i blog e successivamente delle vere e proprie reti sociali, i social network, a partire dal 2004 (anno della genesi di Facebook).

Tutto ciò ha avuto un impatto così forte sulla società da aver rivoluzionato in maniera radicale le abitudini delle persone, perché hanno dato la possibilità ad ogni utente di incorniciare l’esperienza di ognuno e di renderla comunicabile e condivisibile con gli altri.

Dal web 3.0 ad oggi

Il mondo digitale si evolve a velocità estremamente elevate, e a partire dal 2006 ad oggi risulta inarrestabile. Seguendo questo percorso arriviamo al web 3.0 di cui non possiamo dare una definizione precisa dato che è in continua evoluzione, ma possiamo certamente affermare che si tratta di un processo di decentralizzazione “a lungo termine”. Tutti i cambiamenti che il web ha avuto nel corso degli ultimi decenni hanno reso gli utenti alla pari, eliminando ogni barriera presente nel web 1.0. Lo scopo principale del processo di decentralizzazione è quello di dare libertà agli individui, dare la possibilità di esprimere creatività senza impostare dei limiti, attraverso l’utilizzo di internet, della rete.

Il web 3.0  è basato sulla comunicazione tra informazioni, infatti è definito web semantico, ovvero “rete come database” perché rappresenta una sorta di introduzione ad altri contenuti correlati a delle parole chiave; questo è ciò che permette all’utente di compiere ricerche molto più performanti. Oggi, come ben sappiamo, il web si adatta a qualsiasi dispositivo; infatti la parola d’ordine è smart, aggettivo che caratterizza il mondo dell’IOT, Internet of Things (Internet delle Cose), oggetti  interconnessi fra di loro grazie alla rete. Ad esempio gli assistenti virtuali (google home) che possono connettersi a TV, lampadine e altre cose presenti in casa, creando una sorta di ecosistema digitale grazie alla rete internet.

Se si volesse riassumere questo processo in pochissime parole, ad oggi l’obiettivo è portare sempre di più l’utente vicino al web, attraverso lo sviluppo e l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, in modo da fondere mondo reale e mondo virtuale.

L’utilizzo di internet oggi: come ha cambiato il nostro modo di vivere?

Il web ad oggi non risulta più essere un semplice contenitore di immagini, parole e contenuti multimediali, ma è fatto di concetti, conoscenze e dotato di strumenti capaci di cercare, capire, mettere in relazione dei significati e ragionare su di essi. Come abbiamo detto in precedenza l’evoluzione del web ha influenzato in maniera profonda e radicale tutti gli aspetti della vita di un essere umano.

L’utilizzo di Internet come ha cambiato il nostro modo di vivere? Riuscite a immaginare la vostra vita senza Internet?

Chiudete gli occhi per un momento e pensate a com’era la vita prima del web. Se siete nati e cresciuti prima di Internet, potete a malapena ricordare quel periodo. Questo compito è semplicemente impossibile, innanzitutto per i Millenial, ancor di più per la GenZ. C’è un momento preciso che ha cambiato le cose per sempre, ed è stato quando Internet è uscito dalle nostre case, contenuto in una piccola scatola chiamata smartphone. Ci sono 4,66 miliardi di persone connesse nel mondo; in altre parole, quasi il 59,5% della popolazione mondiale è ora online, a casa e su dispositivi mobili. Ciò che è vero per le persone è ancor più vero per le organizzazioni. Il modo di fare business oggi è completamente diverso dalle best practice date per scontate solo un decennio fa. Tutte le certezze sono improvvisamente scomparse.

Ecco quindi alcuni dei modi in cui l’utilizzo di Internet ha cambiato (e continuerà a cambiare) il nostro modo di vivere.

RICERCA

Quando vogliamo raccogliere qualunque di tipo informazione, che sia su un prodotto o servizio, a chi poniamo i nostri quesiti? A Google, naturalmente. Internet è diventata la fonte primaria di informazioni e i motori di ricerca la porta principale per accedervi. Grazie allo smartphone, la conoscenza è a portata di tasca. Istruzione, saggi, confronto di prodotti, consigli per l’auto-miglioramento, dettagli tecnici, diete, fai-da-te: Internet ha letteralmente tutto. Sei sei un brand, non puoi non essere presente in rete.

COMUNICAZIONE

Abbiamo assistito a una complessa evoluzione nel modo in cui ci mettiamo in contatto con le persone e con le aziende. Prima sono arrivate le chat e i forum, poi – soprattutto dopo la diffusione degli smartphone – i social network e le comunità online. La comunicazione faccia a faccia è ancora importante, ma sempre più spesso ci affidiamo ad ampie cerchie di sconosciuti per decidere cosa fare e cosa comprare. Nell’era della telefonia mobile, la comunicazione si basa sulla costruzione di reti.

SHOPPING

Il successo di Amazon, eBay e dei mercati online dimostra che visitare il luogo fisico di un negozio non è più obbligatorio se si vuole fare un acquisto. L’acquisto di un particolare articolo si presenta come un viaggio attraverso i canali: si può vedere un prodotto in negozio, cercare informazioni online, confrontare i prezzi tra i rivenditori, effettuare l’acquisto tramite un’app e ritirarlo in negozio. L’interruzione del settore della vendita al dettaglio implica sempre il rinnovamento dell’esperienza del cliente nel settore della vendita al dettaglio.

MARKETING

Quando il modo di comunicare cambia, le tecniche di marketing cambiano di conseguenza. Se proviamo ad applicare le idee di marketing tradizionali al mondo di oggi, ci accorgeremmo subito che sono superate e inefficaci. Il motivo è semplice: i clienti sono cambiati, il loro comportamento d’acquisto è cambiato. Anche quando sono in negozio, vanno online per confrontare i prodotti. Il successo del marketing di prossimità è dovuto alla necessità (per le aziende) di coinvolgere i clienti con contenuti consapevoli del contesto e di deliziarli con esperienze significative e personalizzate.

OCCUPAZIONE

Oggi il mondo del lavoro ha subìto grandi cambiamenti, soprattutto in seguito alla pandemia da Covid-19, ed è tutta una questione di Internet. L’evoluzione degli strumenti basati sul web e la crescita dei servizi cloud hanno reso superflua la compresenza fisica. Viviamo e lavoriamo in un ecosistema di connettività costante e questo sta portando i datori di lavoro e i governi a un completo cambiamento di prospettiva, in nome della flessibilità. Per migliorare la qualità della vita e ridurre l’inefficienza.

Vi ricorderete di quando il web era qualcosa a cui si accedeva principalmente tramite un computer?

Vi ricorderete di quando c’erano posti in cui non era possibile ottenere una connessione wireless?

Vi ricorderete quando “essere sul web” era ancora un concetto distinto, qualcosa che descriveva solo una parte della vostra vita, invece di permearla tutta? 

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