Grazie al progresso tecnologico le possibilità offerte al settore marketing, il 2019 potrebbe essere l’anno più entusiasmante per i marketer. L’esperienza utente, l’intelligenza artificiale e la granularità che fino a pochi anni fa erano previsioni futuristiche sono ormai di attualità. Google continua a dominare il mercato della ricerca, con oltre l’88% dei consumatori nordamericani. Sempre più spesso le ricerche effettuate al colosso di Mountain View sono effettuate a voce, sotto forma di testo o in entrambi i modi.
Il modo in cui i consumatori chiedono informazioni sta cambiando, ma stanno mutando anche le loro aspettative sui nei risultati attesi. Il 74 percento degli acquirenti segnala che i risultati di ricerca che contengono solo testo sono insufficienti per trovare i prodotti che desiderano. I consumatori richiedono risultati visuali e si aspettano che tali consigli abbiano un elevato grado di personalizzazione, così come l’IA determina nuovi canali e format di ricerca. Quando si parla di SEO, dove dovreste dirigere i vostri obiettivi e concentrarvi per migliorare la performance della ricerca organica nel 2019.
La ricerca organica è la chiave per comprendere l’esperienza di acquisto
Oggi, il percorso di acquisto è unico come ogni cliente, ma ci sono ancora alcune tendenze che possono aiutare ad identificare il comportamento di ricerca dei consumatori.
I consumatori non stanno solo cercando di identificare un prodotto o un servizio per soddisfare i propri bisogni: stanno utilizzando la ricerca per imparare tutto ciò che è possibile su quale tipo di esperienza possono creare. Le ricerche dai dispositivi mobile per “tempi di attesa” sono aumentate del 120%, ad esempio. Chi esegue una ricerca sul web vuole sapere quando un’azienda è aperta, come arrivarci, come appare dentro e fuori, il servizio offerto, se e consigliato lasciare una mancia e molto, molto altro ancora.
Con l’aumento dell’utilizzo di Internet e della connettività nascono una miriade di nuovi punti di contatto per gli operatori di marketing dove connettersi con i consumatori e in modi più significativi che mai. L’intento di chi esegue una ricerca ha completamente ridefinito il funnel di marketing e, come dice Google, non esistono due viaggi per cliente esattamente uguali. Nella loro recente analisi sull’argomento i ricercatori Google hanno scoperto che:
- I consumatori restringono e ampliano la loro considerazione in momenti unici e imprevedibili
- Alcuni consumatori effettuano ricerche sui marchi in modo quasi ossessivo prima dell’acquisto, esaminando tutti gli aspetti disponibili online
- Le ricerche possono continuare a lungo dopo l’acquisto, poiché i consumatori cercano di ottimizzare la loro esperienza con un servizio o prodotto
- I ricercatori sono diventati sempre più orientati ai dettagli e ogni fatto (e il successivo tentativo di verificarlo) genera nuove opportunità di coinvolgimento del marchio
La ricerca è stata una grande opportunità per spostare i consumatori da un punto all’altro in un imbuto rigorosamente lineare. Oggi la ricerca è un canale di comunicazione bidirezionale che guida la comprensione di un marchio su come soddisfare le esigenze del proprio mercato, dal marketing alle operazioni, dal servizio clienti, alla fedeltà e oltre.
L’integrazione delle funzionalità di ricerca basate sull’IA consente ai brand di raggiungere i consumatori in modi più granulari e significativi.
All’inizio di quest’anno abbiamo appreso che il 60% dei marketer aziendali pianificano di utilizzare l’intelligenza artificiale nella propria strategia di marketing dei contenuti. Tra coloro che già utilizzano l’intelligenza artificiale, il 31% ha affermato che questo strumento gli ha permesso di conoscere meglio i propri clienti e il 27% ha affermato di aver aumentato la produttività e il risparmio di tempo.
Google utilizza la tecnologia RankBrain per capire meglio il contenuto che scansiona, al fine di soddisfare meglio le esigenze degli utenti che effettuano ricerche più complesse e sempre uniche.
Anche se i consumatori cercano più spesso, non necessariamente scavano più a fondo nei risultati. I ricercatori si attendono che l’intelligenza artificiale di Google risolva il problema e selezioni le risposte migliori per loro. Di conseguenza, mentre provano diverse query e cercano più spesso di confrontare le soluzioni, il risultato numero uno di Google ottiene ancora il 28% dei click (le posizioni due e tre ne ottengono rispettivamente il 13% e il 9%).
Questo significa che è più importante che mai affinché i contenuti siano individuabili e opportunamente contrassegnati per la ricerca guidata dall’IA.
Suggerimenti per una performance al top nei risultati di ricerca nel 2019
Migliorate la comprensione del pubblico e dei buyer persona
I buyer personas vi offrono una struttura da cui ideare, creare, ottimizzare, distribuire e promuovere i contenuti più suscettibili di entrare in risonanza con gli acquirenti più desiderabili. Non è un concetto nuovo, ma è diventato sia complesso che più importante in quanto il percorso del cliente si è evoluto ed ha cambiato forma.
Conoscete i clienti nei minimi dettagli.
Avendo informazioni dettagliate sui vostri acquirenti, potete iniziare a creare un’esperienza più granulare e veramente personalizzata. Quali sono i bisogni e i desideri di un particolare acquirente? Come consumano in media? In quali fasi del loro viaggio di acquisto la personalizzazione sarà più utile e convincente? Si tratta di mappare il contenuto a vari livelli di intenti e personalizzare le esperienze dei consumatori in modo più efficace.
Usate l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per estrarre i dati, migliorando così efficienza e scalabilità.
Non si tratta di uno strumento futuristico. L’enorme quantità di dati prodotti da tutte queste interazioni con i consumatori non ha alcun senso senza l’analisi e l’azione. Set di dati ampi e dinamici consentono di identificare gli schemi in tempo reale, guidando una maggiore comprensione dei cambiamenti nella base di consumatori, nel panorama competitivo e nel mercato nel suo complesso. Intelligenza artificiale e apprendimento automatico significano che il data mining non è solo l’automazione delle attività ripetitive coinvolte nella raccolta dei dati, ma che il software può ora formulare raccomandazioni intelligenti anche per migliorare le prestazioni.
Misurate oltre i click.
Andate oltre i dati di posizionamento e click con una misurazione veramente omnicanale e interdipartimentale. Le entrate e l’attribuzione sono fondamentali, e non solo per mantenere i team cross-channel motivati e convolti nella strategia SEO. Garantire che abbiano le risorse e il budget adeguati all’esecuzione delle strategie è imperativo.
Celebrate i successi.
Operiamo in una nuova era di responsabilità, grazie a quella massa di dati di cui abbiamo parlato prima. I CMO sono responsabili per ogni centesimo di spesa, sia nel marketing che nel raccomandare a un altro leader di supportare le iniziative di marketing. Oggi, siete altrettanto responsabili dell’esperienza del cliente come quei membri del team che trattano direttamente con i consumatori. Festeggiate spesso i successi e promuovete il cambiamento che deve accadere mentre la strategia SEO si evolve.
Il 2019 è ricco di opportunità SEO per gli operatori del marketing impegnati a studiare l’esperienza di acquisto e interessati a capire meglio l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale. Voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.