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Questo era il pensiero di Jack Tramiel, fondatore della Commodore che ci lascia all’età di 83 anni.

Dopo Steve Jobs e Dennis Ritchie, un altro nome celebre dell’informatica ci lascia.

Jack Tramiel è stato il fondatore della Commodore Business Machine, conosciuta per due celebri computer: Il Commmodore Vic20 ed il C64.

Molti di voi si sono formati “le ossa” sui primi home computer prodotti dalla Commodore. Se pensiamo che negli anni ’80 sono stati venduti quasi 20 milioni di computer Commodore, si può senz’altro affermare che il sogno di Jack Tramiel fosse divenuto realtà.

Mi viene in mente di paragonare il fondatore della Commodore con Henry Ford nel mondo dell’auto. Anche quest’ultimo aveva il sogno di produrre automobili per le masse e ci riuscì, con il modello Model T venduto in oltre 15 milioni di esemplari. Se Ford rese l’automobile di massa, senz’altro Tramiel rese possibile l’informatica per tutti.

Il costo di un Commodore 64 era intorno ai 300 dollari e le sue prestazioni erano di tutto rispetto. Pensiamo allo schermo a 16 colori ed un chip audio che superava tutti i computer della stessa classe. Alla base c’era il chip SID 6581, progettato da Bob Yannes (il progettista del VIC-20), che poteva riprodure tre voci hardware, permettendo la riproduzione della voce umana senza hardware aggiuntivo.

Pochi altri imprenditori possono vantare di aver posto pietre miliari nel mondo tecnologico di cui oggi ci gioviamo.

Grazie Jack Tramiel.

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